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Destinazione Sicilia, strumenti di marketing digitale ed operatori turistici siciliani

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Ieri ho partecipato, grazie a Francesco Passantino che me lo ha segnalato, ad un interessante seminario dal titolo: Ecco come e cosa cerca il turista in rete. Adeguiamo la nostra offerta

L’evento, organizzato dal dipartimento Turismo della Regione Siciliana, presso l’hotel Baia Verde di Acicastello (CT) si è svolto all’interno delle iniziative di marketing e comunicazione a sostegno della progetto Destinazione Sicilia.

Una bella platea, composta principalmente da operatori del settore turistico, ha accolto i tanti speaker.

Dico subito a scanso di equivoci che desidero solo partecipare alcune considerazioni / percezioni /domande che mi sono sorte.

  • Dopo il secondo talk del gruppo Maxus, che ha presentato per somme linee la campagna di comunicazione integrata del progetto Destinazione Sicilia, arrivano due percezioni ed una domanda:
  1. che bello finalmente la regione Sicilia  investe in comunicazione digitale, in social media marketing :-) !
  2. speriamo che non sia un evento spot ma si dia continuità a questa esperienza
  3. quanto sarà costato ogni singolo fan della pagina facebook attivatta per il progetto Destinazione Sicilia?  60.000 fans! sono pochi, sono molti?
  • Durante l’intervento di Vittorio Deotto di TripAdvisor si assiste ad un esilerante sketch in cui gli operatori quasi all’unisono e ripetutamente chiedono a Tripadvisor di verificare le recensioni pubblicate soprattutto quelle di un certo Max di Catania, e Vittorio Deotto che all’unisono e ripetuttamente afferma quello che sembra un mantra aziendale: “Tripadvisor è un social network, fa parte del web 2.0 cari signori o vi adeguate o …

quello che rimane sul campo di battaglia è anche qui una percezione ed una domanda:

  1. c’è uno scollamento tra chi cerca di dare un servizio agli operatori turistici ed ai loro clienti e gli operatori stessi
  2. forse è colpa della mancanza di allineamento di visione? forse di cultura web? o forse Tripadvisor non è il miglior social network per gli operatori turistici?
  • Prima di pranzo Elena Grassi di Google presenta un’analisi degli ultimi quattro mesi di campagna di Regione Sicilia su Google: Come si muove la domanda di turismo verso la destinazione Sicilia, spunti per strutturare al meglio l’offerta.

Io non sono un’operatore turistico, vedo il settore “solo” come tecnico ma anche qui un ronzio si fa spazio in me vedendo le parole chiave più ricercate: ma come mai la parola Etna non è tra quelle top? forse l’Etna detta a muntagna non è conosciuta o non esiste forse un prodotto Etna?

A voi l’ardua sentenza.

Nel pomeriggio ho potuto ascoltare solo una parte dell’intervento di Giorgio Taverniti mentre l’amico Francesco neanche l’ho iniziato come si dice a volte…  non me ne abbiano ma i loro nomi sono già sinonimo di qualità e sono sicuro che i tanti amici di Twitter ( @dimsi_to @newtonct @toshi_it @eurotrip) conosciuti in quest’occasione potranno colmare la mia lacuna

One Comment

  1. Inizio a dare sfogo ai miei commenti censurati ieri dal mitico Robert ahaha
    1- prima di tutto l’idea del numero di fans del gruppo Maxus è molto riduttiva, ricordo invece che bisogna lottare per le relazioni attive e comprendere chi sono i nostri seguaci – non consideriamo i target ma le persone (uno dei comandamenti del marketing non-convenzionale)
    2- pagare spazzi pubblicitari on line non è certo una strategia social, non a caso il mio secondo intervento sul seeding tramite i travel blog…censurato pure questo
    3- durante la sessione su tripadvisor si è dimostrato la scarsa conoscenza del web, della sua evoluzione e di come gli strumenti socialmedia siano ancora considerati canali di vendita, quando invece sono strumenti relazionali
    4- ed in fine, sentito lo stupore ancora nel 2012 su Fousquare, mi domando: ma perché non siamo ancora ricchi? E quando proponiamo una piccola attività social ci sbattono la porta in faccia??
    Contento cmq per aver trovato persone che la pensano come me.. Almeno so di non morire solo, povero e pazzo…
    Newtonct
    P.s. Senza ovviamente considerare gli strumenti di marketing territoriale utili per #destinazionesicilia come ad esempio i distretti turistici, centri commerciali naturali, cooperative e consorzi e certificazioni regionali, “ma questa è tutta un’altra storia…”